Diario di Bordo: tappa n. 3

La terza tappa di Diario di Bordo vede oggi salire in navicella Diego, componente e capitano della formazione Under 14 che qualche mese fa si rese protagonista di un cammino straordinario accedendo alle finali nazionali di Boy League, momento storico per la nostra società. Un vero e proprio sogno, che abbiamo ripercorso insieme guardandolo dal suo punto di vista. 
Three, two, one… ignition!

Boy League, un sogno infranto (almeno per ora)…

Caro Diario,

oggi ho deciso di riempire questa pagina bianca perché stanotte ho fatto un sogno talmente speciale ed emozionante da sentire il bisogno di raccontarlo scrivendo.
Mi trovavo in una navicella spaziale, sorvolando la più bella di tutte le galassie: l’Universo M&G.
In questa navicella avevo la sensazione di essere a casa, una seconda casa; al mio fianco c’era alla guida il caro Valerio Finucci e, come in un viaggio nel tempo, abbiamo ripercorso tutte le tappe e le emozioni che abbiamo provato nel nostro percorso durante la Boy League.

A proposito, caro Diario, ti ho mai raccontato della nostra intrepida “lotta” all’interno della Boy League? No?! Allora è ora che io te la racconti!!
Tutto iniziò all’inizio di dicembre dell’anno scorso, quando, i nostri allenatori Riccardo Vecchi e Roberto Romiti ci hanno comunicato che avremmo partecipato al torneo della Boy League, campionato dove i ragazzi under 14 delle rispettive società di serie A si scontrano in tutto il territorio nazionale con la voglia e la determinazione di conquistare il titolo di campioni d’Italia.
Iniziammo questa nuova ed emozionante avventura con una grinta tale da voler sconfiggere qualsiasi palestra o squadra ci volesse ostacolare, ma mai avremmo immaginato che divenisse un’esperienza caduca.

Con l’unione alla nostra squadra di tre nuovi componenti, provenienti da Falconara, eravamo pronti ad iniziare la nostra avventura.
All’inizio del nuovo anno arrivò la prima prova, la prima nostra battaglia, svolta dopo una lunghissima trasferta in quel di Castellana Grotte, in cui perdemmo contro Ortona per 2 – 1 dopo tre set interminabili, ma uscimmo vincitori contro i padroni di casa, sempre per 2-1.
A “casa nostra”, invece, affrontammo con più determinazione la sfida, vincendo 3-0 con Ortona e 2-1 con Castellana; con gli stessi risultati ad Ortona riuscimmo dunque a conquistare il pass per le finali.

Da capitano, fu un’emozione grandissima contribuire a portare la mia squadra alle finali nazionali, e posso affermare che si è trattato di un’esperienza unica nella vita, che ha permesso di rafforzare enormemente il legame tra noi e di diventare una squadra con la “S” maiuscola!

Con l’arrivo del Covid-19, tuttavia, tutto purtroppo fu stravolto, perché l’annullamento della prosecuzione del torneo di fatto finì per cancellare le speranze di tutti noi di continuare quella meravigliosa esperienza. Il rammarico per non aver potuto continuare la nostra battaglia fu enorme, una battaglia sportiva che a mio parere ci avrebbe portato molte soddisfazioni. Nei nostri cuori arde tuttavia ancora (e più che mai) la speranza di poterle disputare…

In questo sogno ricordo inoltre che da questa navicella riuscivo a vedere distintamente questo grande Universo, che appariva ai miei occhi come una grande casa nella quale ogni persona diventava componente importante di una grande famiglia, tutti uniti da una medesima passione: la pallavolo, capace di congiungere appassionati cuori vaganti trasformandoli in qualcosa di unico.

Quest’anno la pallavolo a Grottazzolina compie 50 anni e spero vivamente che nel tempo la passione e la volontà che ci unisce non cambi mai, ma rimanga sempre la stessa, perché è questo che rende questa “grande famiglia” così SPECIALE!!

Diego