Diario di Bordo: tappa n. 13

La tredicesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Diego e Andrea, ragazzi classe 2007 del nostro vivaio, che hanno mosso i primi passi sul taraflex ben sei anni fa, e, da allora, ne hanno vissute di battaglie insieme! Quest’anno con la Videx hanno vinto il Campionato Territoriale Under 17 e, in prestito alla Lube, lo Scudetto Under 15 ma hanno fatto parte anche della nostra Serie A3, esordendo a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Che dire? Il loro anno è stato, dunque, un qualcosa di davvero magico. Siete pronti per ascoltare le emozioni con cui lo hanno vissuto?
Ed allora … Three, two, one… ignition!

Diego e Andrea: It’s a kind of magic!

Caro diario,

che anno spettacolare e magnifico! La vittoria dello Scudetto è stata la ciliegina sulla torta. Non nego che siano serviti sacrifici e molto impegno, ma il tutto è stato ripagato da grandi soddisfazioni, dal Titolo Territoriale dell’Under 17 a questa vittoria con l’Under 15.
Campobasso mi ha fatto provare delle emozioni mai vissute prima: dall’ansia per come le partite potessero andare, all’enorme felicità per la vittoria finale. Da Settembre ci siamo preparati al massimo per raggiungere questo obiettivo che è stato incoronato al meglio. Un grande grazie va al caloroso pubblico e ai tifosi, che si sono fatti sentire molto. Un altro ringraziamento importante va a tutte le persone che hanno creduto in me, a partire dalle due società (M&G Scuola Pallavolo e Lube), passando per tutti gli allenatori, i dirigenti, gli accompagnatori e soprattutto i compagni di questa stagione spettacolare.
Com’è normale che sia, nel corso di questi mesi e specialmente a Campobasso dove l’ansia della prestazione si è fatta sentire, un enorme grazie va sicuramente ad Andrea Romiti, compagno di mille avventure sia a Grottazzolina che a Civitanova, che ha saputo aiutarmi in qualsiasi momento di difficoltà. Insieme abbiamo superato molte paure e devo ammettere che, in occasioni come queste, avere una persona così al proprio fianco è un fattore molto importante. Speriamo di conquistare insieme ancora tantissimi trofei!
A proposito della M&G Scuola Pallavolo credo che, per una società “piccola” come la nostra, puntare sui giovani sia una delle cose più importanti per farla essere “grande”; infatti sarà pure piccola ma quest’anno ha fatto un percorso veramente da prendere come esempio culminato con la promozione in un palcoscenico prestigioso come quello della Serie A2. E’ stata una cavalcata incredibile e per me è stato veramente unico averne fatto parte anche se per poco tempo; poter stare al fianco dei campioni della Serie A è stato un bellissimo periodo di crescita che porterò sempre con me.

Diego

Caro diario,

che bel trionfo è stato quello con la nostra Under 15!!! Siamo arrivati a Campobasso molto carichi: avevamo una squadra buona, fatta davvero per vincere. La partita d’esordio del girone era contro Catania (la più abbordabile, arrivata poi ultima nel girone stesso) e abbiamo giocato molto tesi ma era normale: infatti il primo match è sempre quello utile per sciogliere la tensione. Abbiamo conquistato il set iniziale solo 25-23 ed usciti da quella partita, vinta comunque 3-0, avevamo paura ed ansia per i match del giorno dopo: la mattina dovevamo affrontare Treviso mentre il pomeriggio Montichiari; due gare da dentro o fuori contro le favorite per la vittoria del trofeo insieme naturalmente a noi. Con Treviso abbiamo giocato i primi due set molto bene (loro erano un po’ tesi) ed abbiamo vinto abbastanza facile poi ci siamo rilassati perdendo i successivi due parziali; nel quinto, e decisivo set, abbiamo trovato la carica e la voglia di vincere che ci ha dato la spinta giusta per portare a casa la partita, rilevatasi decisiva poiché ci ha fatto entrare tra le prime otto squadre. Il pomeriggio con Montichiari è stato un match molto tirato in cui l’hanno spuntata loro giocando maggiormente da squadra; siamo usciti anche da questa partita con un po’ di rimpianti: avevamo la testa già ai quarti anche perché andava bene ugualmente passare come secondi. La mattina successiva contro Brugherio (i Diavoli Rosa) per fortuna abbiamo vinto 3-1; un match dominato tranne per il terzo set (perso da noi, se non vado errato, ad 11). Il pomeriggio abbiamo conquistato nettamente anche la semifinale contro Modena e, così, eravamo arrivati in finale in cui ritrovavamo proprio Montichiari, l’unico team contro cui avevamo perso. Devo dire che eravamo molto carichi e sapevamo anche che loro erano tesi, dovevano ripetere la partita vinta per conquistare il trofeo. E così abbiamo dominato il match battendoli 3-0 giocando davvero una grande, grandissima pallavolo! Quest’esperienza l’ho vissuta con tanta tensione, con timore anche perché io e i miei compagni non ci eravamo mai allenati insieme: i due schiacciatori prima di questa finale avevano giocato quella dell’Under 19 e 17; il feeling, dunque, l’abbiamo dovuto creare durante le varie partite e non era facile. Siamo stati molto bravi e ciò rende ancora più speciale la nostra vittoria. L’esperienza vissuta è stata davvero fantastica in quanto ti ritrovi in un ambiente di pallavolo di alto livello, in cui ci sono anche gli allenatori della nazionale e ciò è molto emozionante. Tra l’altro ho potuto vivere tutto questo con Diego Foresi: io e Diego abbiamo un rapporto davvero unico; abbiamo iniziato insieme a giocare a pallavolo, sei anni fa con la M&G. Essendo dello stesso anno, ed avendo iniziato assieme, il nostro rapporto si è creato da solo ed è davvero magico: abbiamo sempre disputato gli stessi campionati, abbiamo iniziato a giocare in Serie D insieme, abbiamo addirittura esordito in Serie A entrambi nel giro di tre giorni! Tra noi c’è un grandissimo feeling anche in campo: quando mi capita di giocare con un libero diverso da Diego mi trovo maggiormente in difficoltà perché noi due ci conosciamo troppo bene. Il nostro rapporto comunque è soprattutto fuori dal campo: noi infatti siamo davvero tanto amici e condividere un’esperienza così con uno dei tuoi migliori amici rende ancora più speciale il tutto.
A proposito di M&G Scuola Pallavolo, vorrei tanto ringraziare Francesco Pison: la mia crescita pallavolistica è legata a lui e solo grazie a lui son potuto crescere così tanto! Grotta punta molto sui giovani ed ha sempre avuto molti giocatori del posto nel roster della Serie A: ciò secondo me è importantissimo e dovrebbe essere alla base di ogni società. A me piace molto questo modello che si rispecchia ad esempio nel calcio con l’Atalanta: ogni anno sforna talenti grazie al proprio settore giovanile. Ultimamente, per fortuna, si punta molto più sui giovani rispetto a prima; anche la stessa Lube ha comprato Bottolo, Gottardo, Chinenyeze che sono molto giovani e così facendo ha ringiovanito la squadra, una cosa fondamentale per fare un buon campionato.
Ma che stagione ha fatto la Videx st’anno: la cavalcata dell’A3 è stata un qualcosa di davvero magico! Io ho sempre seguito la squadra sin dall’anno della B1: fin da piccolo ero infatti in palestra a tifare per loro. L’anno in cui siamo saliti in A2 me lo ricordo benissimo: è stato davvero speciale per me; in A2 ero sempre a fare il servizio campo ad ogni partita e adesso fare parte della squadra è un sogno che si è avverato. Il campionato l’abbiamo vinto davvero da squadra perché all’inizio con l’assenza di Ras qualsiasi team poteva andare in panico; noi, invece, siamo stati bravi a non sentire la sua assenza, giocare compatti per sostituirlo e far pesare meno la sua assenza. Allenarsi con giocatori forti di A3 è stato fondamentale per la mia crescita e con loro sono migliorato tecnicamente a vista d’occhio. Nel mezzo di questa cavalcata c’è stata la fantastica esperienza di Bologna: purtroppo abbiamo perso la finale ma è stato bello esserci e portare Grotta a giocare in palcoscenici così importanti. In seguito è arrivata la gara di Supercoppa, e … che vittoria: è stato il primo trofeo di Grottazzolina ed è stato davvero magnifico pensando anche ai nostri 50 anni di storia! Infine abbiamo riportato Grotta dove merita di essere: nonostante sia un paese di 3300 abitanti, l’A3 era un po’ stretta per noi e l’A2 è il giusto premio per una strepitosa annata!

Andrea