Diario di Bordo: tappa n. 22

La ventiduesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire sulla nostra “navicella” Alfonso Penna, centrale di una delle nostre Serie D; un atleta di grandissima esperienza che ha calcato tanti taraflex ed ora è approdato alla M&G. Alfonso si è innamorato del volley per puro caso per poi non lasciarlo più ed è riuscito a trasmettere la sua passione ad entrambi i figli ma, pensate, quest’anno si è ritrovato faccia a faccia contro tutti e due!! … Siete curiosi di saperne di più? Ed allora partiamo … Three, two, one… ignition!

 

Alfonso: il volley, un amore che si tramanda

Caro diario,

sai come ho iniziato con il volley? Sinceramente ho cominciato per puro caso: a 16 anni ero alto 1 metro e 90 e frequentavo le scuole superiori in provincia di Salerno; mi reclutò un allenatore di Cava Dei Tirreni (Sa) del Metelliana Volley in Serie C facendomi provare con la prima squadra e da allora è stato vero Amore! Eh sì, non ho più smesso: da neofita a titolare in poco tempo vincendo molte sfide tra Napoli, Caserta, Avellino fino ad approdare in casa Indomita Salerno dove in tanti anni di sacrifici societari arrivammo a giocarci la Serie B. Nel tempo mi sono spostato ad Avellino, città in cui sono rimasto per poche stagioni, provando a vincere il campionato di Serie C ma purtroppo non ci siamo riusciti; successivamente son stato chiamato a giocare ad Ariano Irpino, in Serie B, ma retrocedemmo dopo un’annata non proprio positiva e poi via nuovamente a Salerno e dopo ancora in provincia di Napoli … tanta strada fatta, tante soddisfazioni, insomma una breve carriera da autodidatta che mi ha regalato davvero moltissimo. In ultimo, prima di approdare quest’anno nel mondo M&G, ho giocato in Emilia Romagna, dove lavoravo da 6 anni, ed ho concluso quell’avventura con la promozione in Serie C nel Lycos Torrazzo.


L’universo M&G?? Beh, che dire: tanti ragazzi, tanta passione e tanto lavoro da fare; ci si impegna molto per poter trasmettere esperienze di gioco ma bisogna considerare che la pallavolo è una missione molto bella, forte e sacrificante: per arrivare ad un buon livello c’è tanto a cui dover rinunciare. La nostra Serie D è un gruppo misto: stiamo cercando di forgiare qualche giovane in modo da ben figurare in questo campionato che facile non è; l’obiettivo è quello di arrivare, in questa prima fase, al secondo o terzo posto.
In questa stagione ho avuto modo di “sfidare” i miei figli: ho giocato contro Gaetano in Coppa Marche e contro Mattia in campionato; sono state davvero due bellissime esperienze molto emozionanti anche se con Gaetano gioco spesso in coppia a Beach Volley. Lui, effettivamente, potrebbe essere un esempio per tanti ragazzi che a 13 anni lasciano la famiglia per la pallavolo ma anche Mattia sta crescendo molto step by step; sono il mio orgoglio e quando posso sono sempre al loro fianco per tifarli e sostenerli. Ora mi dirai: ma fuori dalla palestra parlate sempre di volley? No, no: in realtà molto poco anche perché siamo sempre in giro fra gite fuori porta in moto e partite della Serie A ma, restando coi piedi ben saldati a terra, in cuor nostro continuiamo tutti e tre a sognare di poter calcare per tantissimo tempo i parquet di volley … magari quelli che contano ihih, divertendoci sempre; questo è senz’altro l’augurio che faccio a me e ai miei figli!

Alfonso