Diario di Bordo: tappa n. 28

La ventottesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Gioia Aliberti, atleta della nostra Serie C. La passione di Gioia per il volley nasce addirittura quando aveva solo 3 anni osservando in televisione le gesta di Mila e Shiro. Anche col pancione, lo scorso anno era a bordo campo sempre pronta ad incitare e sostenere le sue compagne ed in questa nuova stagione, dopo la nascita di Alessio, è tornata attivamente sul taraflex. Oggi ci racconta come ha iniziato a giocare, come riesce a gestire tutto e come vede la nuova stagione iniziata. Pronti a leggere ciò che vuole raccontarci? Ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Gioia: quando la passione può tutto


Caro diario,

voglio svelarti una cosa: sai che il mondo M&G mi ha sempre affascinato sin da quando ero avversaria? Eh già ma sapevo che prima o poi dovevo farne parte e così è successo!!! Qui si respira aria di famiglia, ci si diverte ma contemporaneamente lo staff è serio nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
A proposito devi sapere che la mia passione per il volley è nata addirittura quando frequentavo la Scuola dell’Infanzia: tornata a casa guardavo sempre su Italia1 Mila e Shiro ed ogni volta ne rimanevo affascinata. Il problema è che a quei tempi si poteva iniziare a praticare questo sport dai 5 anni in poi ed io, allora, avevo solamente 3 anni; chiedevo in palestra se potevano prendermi ma mi rimandavano sempre a casa ihih. Ricordo che il giorno successivo al mio quinto compleanno per prima cosa sono andata proprio in palestra e da quel momento in poi è stata pura passione, non ho più smesso di giocare a pallavolo; considera che ora ho 31 anni ihihih!


Nel corso della scorsa stagione è nato il mio bambino, Alessio: fino all’ottavo mese di gravidanza, pur non potendomi allenare, sono sempre andata al Palas perché altrimenti mi sarebbero mancati troppo lo spogliatoio e la squadra quindi ho sempre cercato di dare il mio contributo fino a che ho potuto e appena ho partorito l’intenzione è sempre stata quella di ricominciare. E così è stato … beh mi sento molto fortunata poiché Alessio già a 4 mesi mi ha permesso di prendere quelle 2 ore la sera per potermi allenare anche se inizialmente era dura lasciarlo a casa poi piano piano le preoccupazioni sono però diminuite. Com’è gestire tutto? Assai complesso!! Il difficile è che dalle 8 di mattina è sempre una corsa per tutto il giorno; alla sera sono esausta però d’altra parte non vedo l’ora che arrivino quelle 2 ore per staccare la spina e svagarmi. La pallavolo per me, infatti, è stata sempre un vero e proprio divertimento; in realtà durante gli allenamenti, per la stanchezza, non mi riesce quasi nulla però io non mollo ihih. Prima o poi si dovrà smettere di scendere in campo ma per ora non voglio proprio pensarci.
A tal riguardo, nella squadra di quest’anno ci ho sempre creduto, fin dall’inizio, ancora prima di cominciare gli allenamenti; penso che ognuna di noi atlete, presa singolarmente, abbia un gran potenziale poi insieme, ovviamente, c’è tanto da lavorare perché il team è nuovo, ci sono solamente 2/3 innesti dello scorso anno. Il bello è che non abbiamo mai mollato: inizialmente le sconfitte erano molte, eravamo ultime/penultime, però, senza arrenderci mai assieme ai nostri allenatori che hanno sempre creduto in noi, siamo riuscite a portare i risultati: infatti prima di questa pausa natalizia eravamo addirittura quinte! Sono contentissima di far parte di questo gruppo a cui auguro il meglio; quando tutto, infatti, è facile e va a gonfie vele risulta semplice andare avanti ma crederci invece quando le cose sono difficili fa diventare tutto molto più divertente ed appassionante!

Gioia