Diario di Bordo: tappa n. 41

La quarantunesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Ludovico Cacchiarelli, atleta della nostra Under 19, Serie D di Grottazzolina e Prima Divisione. La passione di Ludovico per la pallavolo nasce casualmente quando frequentava la terza elementare ed alcuni giocatori di Grotta sono andati ad allenarsi nella sua scuola: da allora è stato vero e puro amore! Oggi vuole raccontarci proprio quali sono gli auspici per il suo futuro, come si trova e vede il Mondo M&G nel quale è cresciuto e sta crescendo molto soprattutto a livello personale oltre che tecnico, e tanto altro ancora. Siete pronti, dunque, a leggere ciò che vuole svelarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Ludovico: i valori del volley


Caro diario,
.
sai come ho iniziato a giocare a pallavolo? Effettivamente per puro caso: un giorno in terza elementare alcuni atleti di Grotta vennero a fare degli allenamenti nella mia scuola ed io decisi di provare, forse anche per la vicinanza della palestra ihih … beh, che dire, è stato subito vero amore! Già dai primi incontri l’obiettivo di non far cadere la palla e mandarla al di là della rete, che sembrava una montagna insormontabile, mi affascinava ed affascina anche oggi, dopo ben 10 anni!
Il Mondo M&G perciò è diventato come una famiglia, una seconda casa, un posto dove sentirsi se stessi e fare ciò che piace di più, ossia giocare a pallavolo. Inoltre, essere Capitano della Prima Divisione ed esserlo stato delle varie Under, quando ero più piccolo, è sicuramente qualcosa che mi rende fiero e che porterò sempre nel mio cuore. Penso sia questo l’Universo M&G: un “cosmo”, un mondo che ti rimane dentro e che non vuoi lasciare per nessun motivo.

Il mio primo allenatore è stato Massimiliano Ortenzi (e ne sono davvero fiero!): sinceramente non ricordo se fosse severo oppure no ma sicuramente è anche grazie a lui se ora sono qui a scriverti. Per un periodo, nella piccola palestra del mio paese, mi ha seguito anche un giovane Riccardo Vecchi; in realtà “Riki” mi allena ancora oggi insieme a Roberto Romiti in Prima Divisione. Le cose che ho appreso e sto apprendendo grazie a loro sono davvero tante e le custodisco tutte dentro di me come dei tesori.
A tal proposito, credo che per diventare un buon giocatore sia importante sviluppare una serie di abilità tecniche e tattiche; tuttavia ci sono in primis caratteristiche personali che reputo essere fondamentali e vadano, di volta in volta, stimolate: coraggio, determinazione, forte etica del lavoro e dell’unità di squadra, umiltà, capacità di gestione delle partite, … Quando il gruppo si trova in difficoltà è facile lasciarsi prendere dal panico o dalla frustrazione il che può portare ad errori costosi e l’insorgere di ulteriori problematiche: rimanere calmi e concentrati aiuta a mantenere la lucidità necessaria per superare la situazione complessa. Inoltre la comunicazione e la motivazione sono essenziali in questi momenti poiché ci permettono di cooperare con gli altri per trovare una soluzione.
Nel nostro piccolo, spero che in futuro io ed i miei compagni potremo crescere e lavorare duramente per migliorare sempre di più raggiungendo determinati obiettivi sia come singoli che come squadra.

Ludovico