Diario di Bordo: tappa n. 43

La quarantatreesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Michele Del Bello. Michele fa parte dello staff sanitario di Grotta dal 1999 con l’onere di gestire e risolvere, nel corso di questi anni, moltissimi infortuni di svariato genere. Oggi ci racconta  come vive e vede l’Universo M&G di cui si sente in primis grande tifoso, anche attraverso alcuni particolari momenti trascorsi all’interno della società, come pensa sia cambiata la pallavolo negli anni, com’è avere una squadra come Grottazzolina in Serie A e tanto altro ancora. Siete pronti a leggere ciò che vuole raccontarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!


Michele: dal camice al campo

Caro diario,

sai che nel 1999 sono diventato fisioterapista di Grotta e da allora sono stato inserito in pianta stabile nello staff sanitario?! In quell’anno la mia passione per la pallavolo è giunta a piena maturazione: impossibile non innamorarmi totalmente di questo fantastico sport vivendo le dinamiche dello spogliatoio e sentendomi parte della grande famiglia M&G di cui vado davvero fiero ed orgoglioso!
Sono con la società da tantissimi anni ed in primis mi reputo sicuramente un super tifoso perciò non mi limito ad occupare solo il mio ruolo come responsabile dello staff medico ma anche a dare sempre di più per far crescere questo enorme movimento.
Avere una squadra come Grotta in A2, per un paese di 3200 abitanti, è una soddisfazione ed un vanto non solamente per il nostro territorio ma anche per tutte le Marche: costituiamo un bel valore aggiunto per la pallavolo nazionale!
La M&G Scuola Pallavolo è un Universo che ha alle basi un enorme lavoro d’eccellenza nel settore giovanile con l’obiettivo di mantenere possibilmente un livello sempre più alto con la prima squadra. La società è giovane e molto organizzata: al suo interno si respira aria di grande professionalità e grande volley; questo fa sì che la gente si innamori e si stringa intorno ad essa.
Gli atleti della Serie A riconoscono in Grottazzolina una piazza importante dove poter far bene e dimostrare il proprio valore; questa sicuramente è una spinta per i più giovani che vedono nei giocatori della A i campioni a cui aspirarsi. Conoscendo molto bene le ambizioni e le capacità di tutti sono sicuro che ci toglieremo grandi soddisfazioni!

Di infortuni nel corso della mia carriera con Grotta ce ne sono stati molti e svariati anche piuttosto gravi: il più particolare, da un punto di vista di complicanze, è abbastanza recente e si tratta di quello di Ras (Rasmus Breuning Nielsen). Due anni fa ha subito una lesione di secondo grado al gemello mediale ed ha sviluppato una falda liquida di ben 13 cm cioè più o meno tutta la lunghezza del suo polpaccio; nonostante questo siamo riusciti a rimetterlo in sesto nel giro di 2 mesi.
In questi anni sicuramente ho vissuto tantissimi aneddoti e momenti indimenticabili e tra essi ne ricordo uno davvero simpatico: andammo a fare un’amichevole con Perugia al PalaBarton, un mercoledì o giovedì del 2001 o 2002, ed entrambe le società militavano in A2. Arrivammo in un parcheggio, vicino al Palazzetto, nel quale però c’era scritto che alle 17:00 sarebbe stato chiuso con delle sbarre quindi lasciando il pullman lì non saremmo potuti uscire. Discutemmo sul da farsi ma Carlo Valeriani decise comunque di fermarcisi e quando terminò l’amichevole, ovviamente dopo le 17:00, trovammo il parcheggio chiuso. Carlo si agitò molto e chiamò la Polizia Municipale dicendo: “Sequestro di macchina, sequestro di macchina, sequestro di macchina!”. Tutti noi ridemmo tantissimo ma alla fine vennero ad aprirci e tornammo a casa ihihih.
Sicuramente la pallavolo negli anni è cambiata completamente sia sull’aspetto tecnico e spettacolare sia dal punto di vista motivazionale.
Il rapporto che ho con i ragazzi anche di 20 anni fa è sempre lo stesso ed il bello è che ancora oggi chiunque venga a Grotta, ossia il ragazzo fragile, il professionista, quello che ha voglia di divertirsi, chi viene con grandi speranze (tutti pallavolisti estremamente seri), si trova veramente bene. Questo ci contraddistingue da sempre: noi siamo veramente una grande famiglia, abbiamo creato un bellissimo ambiente e l’impatto con tutta la gente di Grottazzolina è sempre ottimo.

Michele