Diario di Bordo: tappa n. 54

Eccoci pronti per ripartire con una nuova stagione di Diario di Bordo: nella cinquantaquattresima tappa sale “in navicella” Francesco Pison, preparatore atletico della nostra Serie A2 ed allenatore della nostra Serie C maschile. Com’è nata la passione per il volley in Francesco? Beh è stato amore a prima vista: a 5 anni è entrato in palestra e, da quel giorno, non ne è più uscito. Sino allo scorso anno giocava anche come palleggiatore nella nostra Serie A2; quest’anno ha deciso di prendersi una pausa promettendo però di scendere al più presto nuovamente in campo. Oggi Francesco ci racconta come è iniziata la sua passione per la pallavolo, alcune esperienze vissute nel corso di questi anni, come pensa sia cambiato il volley nel tempo, cosa rappresenta per lui l’Universo M&G, com’è essere preparatore atletico ed, allo stesso tempo, allenatore di ragazzi che anno dopo anno vede crescere sotto ai suoi occhi. Siete pronti, dunque, a scoprire ciò che vuole raccontarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Francesco: quella linea sottile tra giovanile ed A2

Caro diario,

sai che la pallavolo è davvero la mia più grande passione?! È iniziato tutto all’età di 5 anni: un giorno sono entrato in palestra e non ne sono più uscito ihihih. È stato un vero e proprio colpo di fulmine; sono quelle cose che non ti spieghi, si vede che era destino che io facessi questo nella vita!

Di esperienze vissute nei campi di volley ce ne sono davvero tante. Vorrei raccontarti le più belle: la prima in assoluto che porterò sempre con me è stata la collaborazione con Loreto; avevo 13 anni e grazie ad essa ho avuto modo di giocare a livello nazionale!! Continuo in ottica temporale: emozionanti sono state le Finali Nazionali raggiunte con Montegiorgio, la Junior League, la Serie B1 e poi tutti questi ultimi anni che si sono rivelati davvero belli in quanto ho avuto modo di calcare i campi di Serie A2!

Nel tempo penso che la pallavolo sia cambiata molto: la parte fisica ora è determinante per giocare nelle categorie maggiori. Tecnicamente l’aspetto che secondo me risulta essere in particolar modo mutato, almeno parlando di alto livello, è il servizio andando di pari passo con il fisico; è un fondamentale che attualmente ti permette di facilitarti il gioco nel susseguirsi dell’azione.

In questi anni sono riuscito a fare tutto quello che avrei sempre voluto: sono preparatore fisico di un club di Serie A2, alleno i ragazzi e fino a qualche mese fa giocavo anche … Purtroppo nella stagione ormai prossima una delle cose che amo di più (appunto scendere in campo come atleta) verrà a mancare ma è solo una pausa, promesso!
Essere preparatore atletico in una Serie così importante per me è motivo di onore e grande orgoglio: ogni anno mi ritrovo ad allenare giocatori di alto, altissimo livello. È uno stimolo continuo; spero di essere loro d’aiuto per raggiungere una buona condizione fisica e di lasciargli qualcosa sia come preparatore sia come persona! Per quanto riguarda la Serie C, di cui vado davvero fiero, è stata pensata come un trampolino di lancio per i nostri giovani che ormai seguo da parecchio tempo. Con loro ho un rapporto che va ben oltre la pallavolo: c’è un obiettivo che portiamo avanti da tanti anni e spero che nel giro di poco tempo venga raggiunto ossia riuscire a far arrivare qualcuno in prima squadra in pianta stabile! Sarebbe un’”esperienza” da inserire sicuramente tra quelle che ti dicevo in precedenza!

Francesco