Diario di Bordo: tappa n. 55

La cinquantacinquesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire in “navicella” Anita Garagliano, atleta della nostra Serie D. Anita gioca a pallavolo da ben 30 anni e, facendo sempre tantissimi sacrifici, non ha mai saltato una stagione sportiva; arrivata alla M&G, ne è rimasta subito affascinata ed emozionata. Oggi ci svela moltissimo di sé: ad esempio come è nata la sua passione per il volley, come vede il Mondo M&G, quali sono gli auspici per questa stagione e per il futuro ma soprattutto com’è essere una mamma giocatrice. Eh sì, Anita ha anche una bellissima bambina che ha sempre portato con sé in palestra sin da quando aveva 6 mesi. Siete curiosi di scoprire tutto ciò che vuole svelarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Anita: una mamma per pallavolista

Caro diario,

che bellissima scoperta il Mondo M&G! Sapevo che avrei trovato una grande realtà ed un’organizzazione sopra le righe ma entrare a farne parte e vedere quante persone ogni giorno lavorano per far sì che tutto funzioni nei minimi dettagli è stato affascinante ed emozionante: una grandissima conferma delle aspettative maturate durante l’estate. Varcando la porta del Palasport decine di volte come avversaria conoscevo già il settore femminile; ora mano a mano sto scoprendo tutti gli altri!
Ma sai da quanto tempo gioco a pallavolo? Da circa 30 anni e, a memoria, non credo di aver mai saltato una stagione tanto che ho ammesso a me stessa di aver inventato una nuova patologia, quella del volleydipendente! È iniziato tutto in Piemonte (la mia regione di origine) con il Minivolley e poi questa enorme passione mi ha seguito nelle Marche dove, con qualche sacrificio, sono riuscita a trasformarla nel mio attuale lavoro.


I ricordi più belli che ho degli inizi sono quelli legati agli allenamenti nelle giovanili a Chieri;  i miei non potevano accompagnarmi quindi dopo la scuola: pranzo di corsa, 20 minuti di strada a piedi, un autobus e per concludere in bellezza circa mezz’ora sballottata nel retro del fiorino del mio instancabile primo allenatore a turno con la mia compagna di disavventure. In ogni allenamento l’obiettivo era quello di arrivare in palestra con lo stomaco intatto; tutto questo solo per poterci allenare in una squadra di livello superiore. La stessa cosa valeva il Sabato sera e la Domenica mattina; racconto questa storia sempre alle ragazze che alleno quando mi dicono “non riesco ad esserci” , “non ce la faccio con lo studio”. Tutto si può fare, basta solo avere uno stomaco di ferro ed una grande tenacia!


L’augurio per questa stagione è anzitutto che possa nascere un grande Gruppo, capace di stare bene insieme dentro e fuori dal campo; le basi ci sono e gli strumenti anche. L’obiettivo a livello di squadra è supportare le giovani (che tra l’altro sono fantastiche) nella loro crescita ed amalgamarle con le “meno giovani” (anziane suona male ihihih) in modo da creare il mix vincente. Siamo in ottime mani: Alessandro e Gianluca sapranno indirizzarci verso la strada più giusta!
Per il futuro mi auguro di poter giocare altri 10 anni ma ne garantisco solo 5 e resto umile ahahah.
Oltre al volley, sono Presidente di un’Associazione Culturale che organizza Centri Estivi in spiaggia, laboratori creativi e ludici e feste di compleanno per bambini a Porto San Giorgio.


A proposito, voglio raccontarti questa cosa: devi sapere che sono amica nonché cognata di Gioia Aliberti e che sugli spalti ci saranno il mio nipotino e mia figlia insieme. Eh sì … ho una bellissima bambina! Beh effettivamente la vita della mamma pallavolista è davvero spericolata; è fatta: di “mamma ti prego non andare via”, babysitter, corse in macchina, cene alle 23.00 post allenamento tra pennarelli, pongo ed un sacco di “perché?”… però è stupenda e ricca di emozioni!
Porto mia figlia in palestra con me da quando aveva 6 mesi; il giorno che mi dirà “voglio fare danza” sarà una coltellata al cuore ma lo accetterò comunque … tra una lezione di Minivolley e l’altra ihihih.

Anita