Yuasa Battery, l’avversario di semifinale uscirà dal confronto tra Ravenna e Prata
Il ritorno da Aversa è un po’ un “ritorno al futuro” per la Yuasa Battery, che al triplice fischio finale (ma forse anche prima) aveva già chiaro in testa il prossimo obiettivo importante di una stagione sin qui esaltante, ovvero la semifinale playoff.
Approfittando del primato matematico già a due turni dal termine della regular season, nel confronto in terra campana coach Ortenzi ha infatti dato spazio alla cosiddetta “squadra B”, ovvero a coloro che sinora avevano avuto meno minutaggio e meno occasioni di mettersi in mostra. “Nello spogliatoio ai ragazzi ho detto che ero molto sereno – rivela coach Ortenzi – perché convinto che la nostra squadra B potesse giocarsela con onore anche qualora Aversa avesse schierato la formazione tipo. A patto, però, di giocare con lo spirito che da sempre caratterizza la nostra squadra B in allenamento, ovvero giocare con grande grinta ed altrettanta pazienza. Ho però anche avvertito i ragazzi che se avessero provato a fare la squadra A, allora avremmo trovato difficoltà. E la ragione è tecnica, sono due squadre con caratteristiche peculiari differenti. Le difficoltà che abbiamo avuto sono prevalentemente figlie di troppi errori, soprattutto al servizio”. Ed in effetti i 20 errori in battuta, senza peraltro racimolare ace, sono davvero una quantità enorme, quantità che in una partita finita 3-1 con il quarto set perso ai vantaggi inevitabilmente finisci per pagare a caro prezzo. “Abbiamo regalato troppi errori gratuiti, sarebbe bastato un pizzico di lucidità in più per portare la gara al tie-break e poi giocarsela” continua l’allenatore marchigiano. Percorsi che però servono comunque tanto, per mettere “in tiro” anche chi sinora ha avuto meno spazio, e far capire ancora meglio all’intero organico che tutti possono essere assolutamente utili alla causa, ma anche che il campionato di A2 di quest’anno non ti perdona.
Alla resa dei conti buone in termini numerici le prove di Vecchi e Mitkov (top scorer con 21 punti a testa), e di Cubito (12 segnature con cinque muri vincenti); da segnalare anche la prova di Ferraguti, salito in doppia cifra al suo primo vero incontro da protagonista in A2 in carriera: dodici anche per lui le segnature, al pari di quelle degli aversani Canuto (brasiliano, titolare per tutta la stagione) e Chiapello, giovane ex Cuneo, entrato durante il primo set al posto di uno spento Lyutskanov.
Con Nielsen e Marchisio a riposo per l’intero incontro, e Fedrizzi, Cattaneo e Marchiani entrati solo per qualche turno al servizio, gli unici titolari schierati dalla Yuasa Battery sono stati Canella e Mattei, alternatisi per un paio di set a testa al fianco del già citato Cubito.
Ora però si inizia davvero a fare sul serio, ed ogni pronostico è totalmente annullato. I playoff possono infatti definirsi un campionato a sé, non tanto e solo per la tensione di giocare partite ad eliminazione quasi diretta, quanto per la curiosa regola che consente di poter intervenire sul mercato sino alla vigilia del primo match di post season. La possibilità di acquisire infatti dal mercato giocatori che sinora non abbiano già giocato nel nostro paese nella stagione in corso rende il tutto fortemente imprevedibile: non è infatti così complicato reperire all’estero giocatori, anche molto validi, che abbiano concluso anzitempo la propria stagione. L’eventuale acquisizione di nuovi elementi proprio alla vigilia delle partite che contano portano così grande imprevedibilità al finale di stagione, e sono diverse le compagini che vogliono davvero provare a strappare la Superlega alla Yuasa Battery, deluse da una stagione in cui hanno raccolto meno di quanto previsto, e forse anche sorprese dalla continuità di rendimento dei marchigiani. E’ il caso di Cuneo, ad esempio, che chiusa la Regular Season al secondo posto ha acquisito dal Belgio lo schiacciatore Marin Dukic; ma circolano voci circa eventuali campagne di rafforzamento anche in altre piazze. Ancora poche ore, dunque, e si saprà definitivamente chi saranno gli atleti in campo ai playoff. Quello che invece si sa già con certezza è che la sfidante di Grottazzolina in semifinale (in programma per il 7 o 11 aprile a seconda della disputa o meno di gara 3) uscirà dal confronto fra Ravenna e Prata di Pordenone, rispettivamente quarta e quinta al termine della stagione regolare. “Sappiamo con certezza che ci troveremo di fronte una grande squadra, che sia Prata o che sia Ravenna poco cambia” – continua coach Ortenzi. “In merito alla regola che consente di acquisire nuovi elementi alla vigilia dei playoff ritengo che sia sensata solo in caso di infortunio conclamato e certificato: prendiamo il caso di Trento con Sbertoli, ad esempio, è giusto che una squadra che ha investito tanto e primeggiato in regular season possa correre in qualche modo ai ripari per evitare di buttare un’intera stagione al vento. Comunque la regola ormai c’è e, volenti o nolenti, dobbiamo farci i conti preparandoci anche ad affrontare avversari nuovi.”
Rientrare in gioco saltando i quarti di finale è davvero un vantaggio o si rischia di perdere ritmo? “Ora dobbiamo alzare ulteriormente il livello di allenamento per arrivare pronti alla semifinale, dove troveremo comunque una grande squadra. D’ora in poi si affronteranno tutte formazioni di livello molto simile, contro cui vincere e perdere è questione di dettagli e di attimi. Il fatto di aver vinto in stagione sia contro Prata che contro Ravenna da questo punto di vista non deve farci dormire sonni tranquilli, perché sappiamo benissimo come sono arrivate quelle vittorie e sappiamo altrettanto bene che senza dare il 100% queste partite non si vincono. Ora sta a noi mantenere altissima la tensione sennò arriveremo con meno ritmo rispetto agli altri. Ora si deve alzare ancora di più il livello del lavoro in palestra.”