Under 15: Campioni Provinciali!

Una finale chiusa col massimo scarto è, per definizione, la finale perfetta.
Ed è raro che una finale si chiuda col massimo scarto se non è figlia di un percorso a sua volta ai limiti della perfezione. L’aspetto emotivo, nelle finali a partita secca, vuoi o non vuoi conta. Conta la contingenza di come ci si arriva, la presenza di atleti acciaccati o infortunati, la stanchezza fisica o mentale di chi ne è protagonista. E se a tutto questo aggiungiamo che ad essere protagonisti di questa sfida sono dei ragazzi la cui età non arriva ai 15 anni, tutti gli aspetti trattati in precedenza inevitabilmente vanno amplificati.
Poi però c’è un aspetto che nello sport permette spesso di andare oltre i limiti del singolo, ed è il concetto (spesso abusato) di SQUADRA.
Francesco Bonifazi, Matteo Catalini, Mirko Celanji, Diego Foresi, Davide Lorenzoni, Andrea Luchetti, Andrea Romiti, Diego Tegazi, Martino Ubaldi: questi i nomi delle tessere di un puzzle indissolubile, in cui ciascuna perde senso se non incastrata insieme alle altre.
Un gruppo capace di dominare il campionato dall’inizio alla fine, senza mai lasciare agli avversari nemmeno un set a livello territoriale, tanto in regular season quanto nella fase calda di semifinale e finale. E’ dunque doveroso scoprirne i segreti andando a carpirli da chi questo gruppo l’ha forgiato, guidato e compreso, ovvero gli allenatori Riccardo Vecchi, Roberto Romiti e Andrea Nicolini.
“È stato un percorso meraviglioso ed incredibile – le parole ricche di soddisfazione di Vecchi, che questa squadra insieme a Romiti la segue da tempo – in cui i ragazzi hanno dimostrato la propria crescita, facendo valere il loro sviluppo tecnico ma anche fisico. È un gruppo super affiatato, disposto a cambiamenti e dal grande spirito di adattamento.”
Eppure le difficoltà non sono mancate, aldilà dell’aspetto logistico e all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19: “Spesso si dice che i giovani sono poco responsabili, io dico che questi ragazzi dal punto di vista del rispetto delle regole sono stati come dei professionisti, cosa non scontata e che ci ha permesso di allenarci praticamente sempre. Spessissimo peraltro i ragazzi si allenano con gruppi diversi, e nella fase finale (semifinale e finale) abbiamo dovuto fare a meno di un elemento importante (come Andrea Romiti, infortunio alla caviglia per lui) senza pagare assolutamente nessuno scotto. Tanta roba, un gruppo che gioca insieme da diversi anni con nuovi innesti che si sono inseriti nel miglior modo possibile.”
Soddisfazione doppia, dunque, per chi oltre ad essere protagonista in Serie A, ha contribuito fattivamente alla crescita ed allo sviluppo di questi ragazzi: “Io, Roberto Romiti e Andrea Nicolini siamo felicissimi di questo risultato, fieri di quello che stanno dimostrando in campo i nostri ragazzi, ma sempre consapevoli che questi risultati sono il risultato di un lavoro sodo e costante in palestra. Ora testa al prossimo week end per le finali regionali, consci che sarà una vera e propria lotta contro squadre di un livello ancora più alto. Il nostro primo obiettivo lo abbiamo raggiunto… ora testa libera per le finali e che vinca il migliore!!!”
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“Entrare a far parte dell’Universo M&G è una grande occasione di crescita, perché è l’unica realtà del territorio e una delle poche della regione che ti offre la possibilità di lavorare in un contesto professionale – le parole di Andrea Nicolini, entrato quest’anno nel pool tecnico degli allenatori M&G. “Da Montegiorgese, peraltro, è ancor di più un onore, e avere due compagni di viaggio del calibro di Riccardo e Roberto offre la possibilità di riempire il proprio bagaglio di conoscenze, grazie alla loro disponibilità e intelligenza. I ragazzi mi hanno accolto bene da subito, e adesso piano piano sta sempre più aumentando la stima reciproca. Oltre ad essere dei bravissimi giocatori sono anche dei bravissimi ragazzi.”
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A Roberto Romiti chiediamo invece del futuro di questi ragazzi: Prospettive interessanti ne abbiamo, chi per un discorso fisico, chi per un discorso tecnico, chi per la capacità di gestione del match, ora bisogna capire se riusciranno nel tempo a mantenere la costanza di migliorare queste qualità e accrescere il loro bagaglio di gioco. Per adesso c’è grande fiducia e speriamo di riuscire a dare loro input positivi che possano essere utili per arrivare in alto, ovvero in prima squadra.”
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Oltre al futuro “lontano”, però, c’è anche un futuro prossimo di cui parlare, in chiusura: “La fase regionale la affrontiamo in maniera spavalda, troveremo gente fisicamente più dotata e per compensare avremo bisogno di qualche punta di esuberanza e spavalderia per controbattere questo gap che a livello giovanile può essere dirimente. Lavoreremo su fondamentali dove il fisico è meno preponderante, in primis battuta e ricezione, e cercheremo di utilizzarli come nostri punti di forza. Non avremo pressioni particolari, e i ragazzi sanno che comunque il loro percorso pallavolistico non dipenderà affatto dal risultato della finale regionale, per cui ci andiamo sereni e forti di questa importante tranquillità.”
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Parole sagge, di chi ne ha viste davvero tante in carriera e sa che molto spesso talento e fisico non bastano se non si ha “la testa”, e di contro costanza di allenamento e impegno possono essere determinanti per raggiungere risultati sulla carta impensabili. Ma si sa, la carta è fatta proprio per essere scritta e per disegnarci sopra il futuro in cui si vuole credere.
In bocca al lupo ragazzi, e ad maiora! 💪🏿🏐❤️
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V.F.