Federico De Rosa, un’anima pura capace di rendere tutti DIVERSAMENTE FELICI.

Lo scorso weekend, mentre i nostri ragazzi provavano a farci saltare le coronarie in quel di Reggio, un caro amico grottese di nome Marco Rongoni è riuscito ad organizzare qualcosa di veramente grande nel nostro territorio, che ha avuto la fortuna e l’onore di ospitare Oreste e Federico De Rosa per una tappa del tour “Diversamente Felici”.

Una tre giorni molto intensa tra Montegiorgio, Grottazzolina e dintorni, e che ha visto i De Rosa incontrare venerdì sera il direttivo ANFFAS Fermo, sabato mattina gli studenti dell’ISC Cestoni nello splendido Teatro Alaleona di Montegiorgio, nel pomeriggio le famiglie (presso il centro formativo CSF Professional) per poi chiudere domenica con una bella passeggiata all’aria aperta baciati da un magnifico sole ottobrino.
E Federico, nella mattinata in Teatro come nel resto degli incontri ha letteralmente strabiliato la folla rispondendo dal suo inseparabile notebook alle domande degli studenti con parole che hanno colpito forte la mente e l’animo di chi ha avuto la grande fortuna di essere presente o di poterle leggere.

Difficile, anzi impossibile sintetizzare in due parole la profondità di un appuntamento del genere, eppure Oreste De Rosa, papà di Federico, ci è riuscito con immane lucidità: L’autismo non è più una disgrazia ma una profonda diversità umana. Le famiglie che l’autismo lo vivono si riaprono alla speranza; gli altri, giovani ed adulti, si interessano e si appassionano a conoscere le persone autistiche ed il loro modo di vedere le cose e vivere. Il mondo cambia e mi sembra che tutti ma proprio tutti in queste due giornate ne siano stati contenti.”
M&G Scuola Pallavolo, nel suo piccolo, ha voluto rispondere presente omaggiando Federico con una maglia da gioco personalizzata e, siamo certi, da domenica scorsa avremo due tifosi in più. Federico ed Oreste, invece, ne avranno tanti, ovvero tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarli nel loro soggiorno grottese, ma anche tutti i nostri tifosi.


Difficile scegliere la risposta più bella tra quelle fornite da Federico alle domande propostegli, un fiume in piena capace di spazzare via ogni forma di barriera e pregiudizio ed una profondità tale da entrare nelle viscere della terra. Un paio di esempi? Alla domanda su cosa lo rende felice: “Il mio silenzio interiore. Fermare pensieri ed emozioni e stare nel nulla di me. Però anche lo spezzatino di cinghiale non è male…”
Memorabile e di grande insegnamento la risposta alla domanda su quale fosse stato il giorno più bello della sua vita: “Penso oggi. Per me è sempre così. Domani il giorno più bello sarà domani. Sono innamorato del presente. Ma molto semplicemente.”


Per uno come me, innamorato degli aforismi, queste risposte dritte e robustissime sono ossigeno puro. E per chiudere questo modesto e parziale racconto ci affidiamo dunque alle sue parole, un boato scritto a lanciare un grande messaggio di speranza: “Costruiamo insieme un mondo in cui nessuno sia escluso? Con ognuno di Voi. Ci state?”

Grazie Federico, noi ci stiamo e speriamo di averti presto ospite in tribuna ad una delle nostre prossime partite casalinghe. Perché i nostri campioni saranno pure alti e grossi, ma tu sei veramente UN GIGANTE.

“L’HANDICAP È SEMPRE RECIPROCO”. [Cit. Federico De Rosa]