Andrea, una storia da raccontare.

Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno – forse lo faranno tutti.
Questa frase, di Albert Einstein, mi piace particolarmente per raccontare una storia che merita di essere raccontata. E credo che vent’anni fa (forse più) questa frase Giancarlo Fagiani dovesse averla bene impressa nella mente, quando creò (di fatto dal nulla) la favola del Montegiorgio Volley.

Oggi, dopo decenni, quella piccola società paesana può raccontare di aver sfornato giocatori e allenatori di Serie A ma, aspetto forse ancora più importante, di aver piantato una quantità di semi immensa tanto da farne nascere una foresta. E questo è un aspetto particolarmente importante, perché (lo diciamo sempre) non è detto che tutti debbano o possano diventare atleti di Serie A, ma con passione e determinazione, in ruoli diversi, comunque in Serie A ci si può arrivare eccome.

Potrei fare esempi davvero infiniti, a partire da coach Ortenzi, dal suo assistant ed ex atleta Minnoni, dal presidente Romiti, da suo fratello Roberto o più modestamente dal sottoscritto scrivente, ma oggi mi voglio soffermare su una figura, forse ancora poco conosciuta ai più, che tuttavia non deve passare inosservata.
Lo scorso anno lo presentammo come novità nell’organigramma degli allenatori del settore giovanile, quest’anno arriva già l’upgrade nello staff tecnico della prima squadra, il percorso di Andrea Nicolini ha davvero qualcosa di “favoloso”. Vuoi perché lo conosco da tempo, e l’amicizia aiuta sempre a vederci meglio, vuoi perché il suo percorso non è stato affatto esente da ostacoli, posso dire senza timore di essere smentito che la pallavolo per Andrea è stata davvero l’artefice principale di un bellissimo “lieto fine”. Per questo, prima che per ogni altra cosa, vederlo lì di fianco ad amici e professionisti di primissimo ordine come Massimiliano e Mattia mi ha reso felice, e un primissimo quanto scontato “chi l’avrebbe mai detto?!” ha subito fatto spazio alla piena consapevolezza che la vita, se le sai cogliere, offre quasi sempre delle seconde possibilità.

“Felice, emozionato, determinato, sono queste le sensazioni che ho provato quando mi è stata data la notizia che sarei entrato a far parte dello Staff tecnico della Serie A3” mi dice Andrea, con gli occhi felici di un bimbo in un negozio di Lego. “Sono passati appena quattro anni da quando mi sono iscritto al primo corso allenatori e, per questo, devo dire grazie ad Alessandro Lorenzoni con cui in questi anni ho condiviso molte esperienze e mi è stato vicino in momenti difficili, avendo sempre fiducia in me e una parola d’aiuto. Non pensavo che dopo così poco tempo mi si presentasse un’occasione del genere.”

Alessandro Lorenzoni Grottazzolina la conosce bene, e nessuno di quelli che seguono la pallavolo da qualche tempo ignora chi sia stato Alessandro Lorenzoni per Grottazzolina. Ha avuto fortuna Andrea ad affiancare una figura del genere cogliendone i consigli. Hanno girovagato insieme per le Marche, prima di ritrovarsi nuovamente “a casa”, pur con ruoli differenti. Perché prima o poi questa cosa doveva succedere, era scritta da qualche parte nel libro del destino.

“Avere la possibilità di far parte di uno staff tecnico di Serie A è sicuramente una grande opportunità di crescita personale e ovviamente professionale, avrò molto da imparare in questa nuova realtà di alto livello e lavorerò tutti i giorni per dare nel miglior modo possibile il mio contributo a tutta la squadra.
Sono convinto che lavorare con i due coach Ortenzi e Minnoni sarà molto bello, perché ho molta stima di loro, sia professionale che personale, quindi ci sono tutte le basi perché sia una bellissima esperienza e li ringrazio entrambi per la fiducia che mi hanno dato. 
Volevo anche ringraziare tutto l’Universo M&G che lo scorso anno mi ha dato la possibilità di “tornare a casa” e ora mi sta dando la possibilità di vivermi questa esperienza. Grazie!!!”

Grazie a te Andrea, per il supporto ma anche per l’insegnamento che la tua storia ci sta dando. Ora si apre un nuovo capitolo, con un foglio bianco tutto da scrivere e la penna è nelle tue mani. Fanne buon uso, io per ora mi limito a dire che potremmo aver fatto un acquisto eccellente.