Serie D, una bella esperienza!

“Quando ero giovane, non volevo mai lasciare il campo fino a che le cose non andavano in modo esattamente corretto. Il mio sogno era quello di diventare un professionista.”
Dopo Bergkamp dal calcio (link), stavolta voglio rubare parole e idee ad un altro grande dello sport, Larry Bird. Fenomeno del basket statunitense, è stato bandiera dei Boston Celtics, ma di quelle bandiere che non esistono più, avendo indossato in carriera solamente quella casacca.
Mi piace partire da lui per descrivere il percorso di un altro gruppo del nostro Universo pallavolistico, un gruppo “bipolare” mi piace definirlo, non perché a comporlo ci siano dei matti ma perché parliamo di una formazione impegnata per gran parte anche nei campionati giovanili, molto giovane e dunque, come tale, inevitabilmente avvezza ad oscillazioni nelle prestazioni.
Con un obiettivo, fisso e costante, che è quello di fornire nel futuro più o meno prossimo quanti più atleti possibile al palcoscenico della Serie A.
In rigoroso ordine alfabetico di cognome: Alesiani Lorenzo, Bonifazi Francesco, Cacchiarelli Ludovico, Capriotti Lorenzo, Cinti Alessandro, Cutonilli Thomas, Foresi Diego, Leli Mattia, Marinangeli Denny, Mazzaferro Sebastiano, Petracci Diego, Romiti Andrea, Sciarresi Matteo, Tegazi Diego, Valentini Elia.
Questi i protagonisti, affidati alle sapienti mani di Francesco Pison, cui abbiamo affidato il pensiero principe sulla stagione appena conclusa: “Che bello!!! Mi piace esordire così perché quest’ultimo anno è stato secondo me veramente bello! Seppur con mille difficoltà oramai arcinote per tutti, i ragazzi hanno continuato ad allenarsi sempre in maniera costante e volenterosa.
Si è respirato inoltre all’interno del gruppo un clima di serenità che poi ci ha permesso di lavorare molto bene in palestra.”
Annata dunque piuttosto positiva, sebbene i risultati siano arrivati in maniera un po’ altalenante, com’è normale per un gruppo estremamente giovane, in cui molti atleti sono Under 15 ed affrontano la loro prima esperienza “con rete alta”. Per tutti loro, affrontare campionati di categoria è motivo di enorme crescita in quanto ci si ritrova di fronte formazioni esperte da cui imparare tanto, non tanto e solo sotto il profilo tecnico. “Non guardo mai il risultato finale in termini di classifica, ma sempre e solo a livello tecnico sia individuale che di squadra e posso dire che i ragazzi sono migliorati tutti, e questa è la cosa più importante in vista del futuro che li attende!”
Una tappa importante di un lungo cammino, come spesso ci troviamo a scrivere nell’ambito giovanile, nella speranza che in loro non scendano mai interesse e passione verso questo splendido sport perché, aldilà di tutto, sarebbe un vero peccato. Nessun proclama e nessuna promessa, ben attenti, ma un invito a continuare a “crederci sempre” ci è d’obbligo.