Diario di Bordo: tappa n. 38

La trentottesima tappa del Diario di Bordo vede oggi salire “in navicella” Ferdinando Moretti, Dirigente della nostra M&G Scuola Pallavolo, e suo figlio Tommaso, atleta della Serie D di Grottazzolina, della Prima Divisione ed Under 19. La passione di Ferdinando per il volley nasce sin da piccolo e l’ha trasmessa a Tommaso il quale, dopo aver provato vari sport, ha capito che la pallavolo sarebbe stata il suo Mondo. Oggi vogliono raccontarci come vivono l’Universo M&G tenendo conto anche dei loro punti di vista, come hanno iniziato ad appassionarsi al volley e molto altro ancora. Siete pronti a leggere ciò che vogliono raccontarci? Bene, ed allora … Three, two, one… ignition!

 

Ferdinando e Tommaso: il volley nel destino


Ciao Lucia,
grazie dell’invito; siamo davvero molto felici di salire anche noi in “navicella”!
Personalmente ho iniziato ad amare il volley principalmente per due motivi: il primo è che ho moltissimi amici che giocavano a pallavolo sin da piccoli, il secondo è che sono nato a Grottazzolina dunque era impossibile non conoscere e non amare questo bellissimo sport.
Parlando del Mondo M&G, esso rappresenta la seconda realtà regionale: è la massima espressione della mia passione, una valvola di sfogo ed un vanto per noi dirigenti, atleti e tifosi che possiamo portare una realtà così piccola in giro per tutta Italia.

Condividere questo bell’interesse con mio figlio, poi, è qualcosa di unico e meraviglioso; anche a casa il volley diventa spesso tavolo di confronto e discussione soprattutto in prossimità delle partite. Con Tommaso in spiaggia non sai quanti agguerriti scontri abbiam fatto nascere (tra il giovane e l’anziano ihih), con annessi sfottó e scommesse vinte o pegni da pagare nonché una splendida cornice di pubblico che tifava più per me che per lui ihih. Quando riesco cerco sempre di seguire anche tutte le sue partite e, ogni volta, è emozionante!
Negli anni sicuramente il volley si è evoluto molto: il cambiamento radicale penso ci sia stato con la fine del cambio palla e l’ingresso del rally point system dovuto principalmente a scopi commerciali e televisivi in quanto in passato le partite di pallavolo avevano una durata estremamente variabile. Anche fisicamente e tecnicamente si è potuta vedere una grande progressione; basti pensare a ciò: nonostante l’altezza dei giocatori sia aumentata non è stata tolta la possibilità a chi è più basso di potersi ritagliare uno spazio da protagonista inserendo il ruolo del libero e penso che questo sia un aspetto molto importante.

Ferdinando

Sai che appena ho visto la prima partita della M&G al Palazzetto mi sono subito innamorato del volley? Eh sì … è stato molto emozionante ed, allo stesso tempo, coinvolgente; c’è stata un’attrazione incredibile trasformatasi in vera e pura passione.
In realtà quando ero piccolo ho provato vari sport ma ciò che mi trasmetteva (e trasmette tuttora) la pallavolo è qualcosa di indescrivibile, unico direi! Mio papà mi ha sempre lasciato libertà di scelta anche se credo che sia molto soddisfatto di aver trasmesso il suo gene in famiglia ihih (però non dirglielo, ok?!). Quante sfide insieme in cui nessuno dei due vuole mai mollare ed arrendersi! Pure a casa parliamo spesso di volley, in particolar modo a ridosso delle partite, ed io cerco sempre di far tesoro dei suoi consigli essendo ormai un veterano; amo anche ascoltare i suoi racconti sulla pallavolo. Sono sempre molto emozionanti!

A tal proposito, l’Universo M&G rappresenta il luogo in cui posso essere me stesso staccando la spina dalla quotidianità.
Per la stagione in corso e per il futuro, dunque, spero di crescere sempre più in questo bellissimo ambiente diventato ormai, per me, una seconda casa. Auguro alle mie squadre di dare il massimo nei Playoff che  saranno sicuramente avvincenti e super motivanti; ogni esperienza permetterà a me e ai miei compagni di maturare senza smettere di divertirci insieme.

Tommaso